Agenti immobiliari, i nuovi processi di digitalizzazione e futuro

Come più volte abbiamo evidenziato, il mercato immobiliare sta svoltando verso un mondo che sempre più entra nelle dinamiche di digitalizzazione. Questi processi ormai avviati da oltre un decennio, stanno portando molti Agenti a un bivio professionale. Le strade percorribili sono evidentemente solo due, restare “analogici” seguendo processi tradizionali (carta e penna), o passare a un ambito evolutivo che abbraccia a pieno le dinamiche del digital.

Cosa vuol dire questo? Molto semplice, in un mondo dove anche l’acquirente di un immobile sfrutta queste potenzialità, rimanere ancorati al passato molto spesso rudimentale, porterà quegli Agenti irriducibili verso un’estinzione già preannunciata.

Professionalità e managerialità delle decisioni

Ora, per quanti sono alla soglia dei 50 anni, è alquanto impensabile che possono riuscire in breve a colmare un gap di oltre 10 anni, tuttavia, abbracciare il digital in ambito immobiliare non vuol dire smanettare su un computer.

Non che non sia utile avere padronanza di alcune dinamiche digitali, ovvio, il vero valore aggiunto per un imprenditore immobiliare, non è saper usare le Ads di Facebook o Google, ma piuttosto capirne il valore intrinseco dell’usarle nella propria struttura.

Questo vuol dire, entrare nel mondo digitalizzato comprendendone le molteplici possibilità d’uso per migliorare i processi produttivi e di marketing, ovviamente, per coglierli appieno ci si deve rivolgere a professionisti che quotidianamente fanno questa attività.

Un cambiamento produttivo e svolta per il futuro

La formazione come processo di transizione verso il digitale, deve essere visto come una nuova opportunità di sviluppo, mentre invece spesso questo processo viene ignorato se non osteggiato. Questo cambiamento è sostanzialmente inarrestabile, molti settori sono stati dimezzati se non azzerati dal digitale, basti pensare alle banche e servizi correlati, oggi si apre un conto con pochi click senza aver mai messo piede in una filiale, che tra le altre cose non esiste nemmeno più.

Per il settore immobiliare ovviamente la dinamica è differente, vendere una casa o un appartamento, richiede oggi come 20 anni fa, la presenza e la mediazione di un agente, che avendo in carico l’offerta si interessi d’intercettare la domanda.

Questo modus operandi difficilmente cambierà, quel che è certo invece è che cambierà il modo di lavorare, niente più carta e penna sostituiti da un tablet, le possibilità di fare business ci sono ancora, occorre solo assecondarle!


Agenti immobiliari: ricominciamo daccapo in meglio!

Perché gli agenti immobiliari, registi dell’acquisto più costoso che una persona possa realizzare nella sua vita, sono poco amati e troppo spesso considerati ‘non professionali‘?

Per saperne di più è stato effettuato uno studio su 400 agenzie immobiliari italiane, per capire perché ci sia una così diffusa percezione negativa dell’agente immobiliare.

Lo studio ha preso in esame diversi aspetti del lavoro dell’agente immobiliare, come qualità dell’informazione ricevuta, empatia dell’agente, visita dell’immobile, materiale informativo, soluzioni alternative offerte, inserimento nelle banche dati, pre-qualifica delle esigenze e rispetto delle normative sulla privacy e Gdpr.

L’obiettivo della ricerca, effettuata da Vorrei.it, rete immobiliare digitale, era comprendere l’opinione del consumatore durante il primo contatto con un agente immobiliare ed è stata realizzata attraverso un potenziale acquirente che ha contattato oltre 400 agenzie immobiliari in 11 città italiane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Palermo e Cagliari.

Tra i dati i dati più sconcertanti il white paper evidenzia che il 44% degli agenti non ha mai risposto o non ha mai ricontattato il potenziale cliente in seguito alla sua richiesta, che naturalmente in questi casi si sente trascurato. Altro dato significativo è che in un periodo storico in cui è necessario sfruttare le tecnologie utili al contenimento del Covid-19 solo il 21.6 % ha proposto una visita virtuale dell’immobile.

Dalla ricerca emerge scarsa organizzazione e scarso utilizzo degli strumenti tecnologici da parte degli agenti immobiliari, in un’epoca dove siamo abituati ad utilizzare servizi delle multinazionali del web affidabili e performanti“, afferma Ivan Laffranchi, fondatore di Vorrei.it, autore della ricerca.

Dal punto della distribuzione geografica dei risultati evidenziamo che le città con gli agenti immobiliari più smart, empatici ed efficaci sono Milano, Venezia e Palermo.

Gli agenti immobiliari del capoluogo siciliano sono stati i più preparati sul fronte delle visite virtuali, utili ad evitare inutili sopralluoghi all’abitazione.

Maglia nera per Torino e Napoli: solo il 10% degli agenti partenopei ha risposto al nostro potenziale cliente o lo ha richiamato in un secondo momento.

I cambiamenti che sono in atto potrebbero mettere fuori gioco molti operatori del settore, ma se gli agenti immobiliari sapranno far vivere al consumatore un’esperienza insostituibile, unica e sicura, avranno davanti a loro un futuro radioso e ricco di soddisfazioni, facilitato da un uso intelligente della tecnologia e del web” conclude Laffranchi.

Per saperne di più sull’esperienza degli italiani con gli agenti immobiliari è possibile scaricare il white paper completo in formato PDF al seguente link The 2021 Real Estate Customer Experience.

A proposito di Vorrei.it

Vorrei.it è una rete immobiliare digitale, che a differenza delle reti tradizionali, usa la tecnologia per far vivere una migliore esperienza immobiliare ai venditori e ai compratori, consentendo agli agenti immobiliari che operano con la piattaforma migliori performance ed una stabilità finanziaria.

Fonte: https://www.comunicatistampa.net/agenti-immobiliari-pro-contro/ 


Formazione digitale dell’Agente immobiliare, i grandi gruppi in fermento!

Sarà un punto cruciale per il professionismo del futuro, l’Agente immobiliare non fa eccezioni, anzi, ne sarà uno dei protagonisti di primo piano. Sono anni che sentiamo parlare di innovazione tecnologica, digitalizzazione e affini, tuttavia, solo negli ultimi 18 mesi la questione è stata davvero colta nella sua essenza.

La pandemia non ha fatto altro che accelerare notevolmente un processo già in atto, ma questa condizione è stata propedeutica per far comprendere appieno di cosa si tratta realmente quando si parla di digitale e soprattutto quali sono le potenzialità.

Questa volta non ci sono più barriere, orami sono state ampiamente abbattute, ora è solo il momento di cambiare prima di tutto mentalità e poi gli strumenti di lavoro!

Grandi gruppi dell’immobiliare puntano sull’innovazione tecnologica

Un fatto che può dare conto di quanto sta succedendo riguarda i grandi gruppi immobiliari nel Mondo e in Italia, RE/MAX per esempio sta puntando moltissimo su nuovi asset strategici di innovazione tecnologica. Questi asset comprendono prima di tutto la formazione specializzata degli Agenti immobiliari del futuro. Dovranno convergere verso l’uso di nuovi strumenti sia gestionali che relazionali, puntando ad offrire una “customer experience” eccellente già dal 2022.

In altre parole, il mantra che ha preso vita quest’anno e si svilupperà per tutto il 2022 e gli anni a seguire, sarà solo uno, innovazione digitale. In prospettiva possiamo già valutare questo passaggio immaginando il nuovo Agente immobiliare abile nelle comunicazioni online, capace di usare strumenti di gestione dati, ma soprattutto con una formazione professionale volta alla conquista del mercato.

Il buon andamento del mercato è il fertilizzante del nuovo Agente immobiliare

Che l’anno in corso sarebbe andato bene, lo avevamo già annunciato a fine 2020, non ci siamo sbagliati anche se, a dire il vero, era una previsione non difficile. Bene, il 2021 con il suo recupero di successo sull’anno nefasto della pandemia, non solo ha ridato ossigeno al mercato, ma ha sviluppato tutte le premesse e dinamiche per il rilancio ma in chiave digitale.

Ora, gli Agenti immobiliari che vorranno mantenersi in sintonia con il mercato che in buona parte è già cambiato, dovranno necessariamente rimboccarsi le maniche, apprendere nuove dinamiche di lavoro e formarsi per massimizzare i risultati. Questa è la prospettiva degli anni “nuovi” che arrivano, farsi trovare impreparati o ignorare tutto questo cambiamento, vuol dire non essere un Agente oggi tanto meno domani!


Formazione digitale punto di forza per il rilancio del settore immobiliare

La formazione digitale per il settore immobiliare è un aspetto spesso trascurato. Considerando che la formazione è un aspetto fondamentale della riuscita lavorativa di tutti gli attori del settore immobiliare, la formazione digitale garantisce innegabili vantaggi.

Una formazione adeguata per una maggiore competitività

Il settore immobiliare, soprattutto nell’ultimo periodo, è un settore in forte evoluzione. La svolta green che sta incidendo su tutti i settori ha toccato quello immobiliare in maniera importante. Dalle certificazioni energetiche all’eco-bonus, sono tanti gli elementi che devono ormai entrare nelle competenze di un agente. Elementi che vanno appresi e utilizzati come strumenti di lavoro, per avere una maggiore competenza e competitività sul mercato.

La formazione si caratterizza dunque come il fattore caratterizzante della nuova figura professionale dell’agente immobiliare. Una figura che deve essere sempre al passo con i tempi e al corrente della normativa in  materia.

In questo quadro, la formazione a distanza gioca un ruolo fondamentale.

Formazione a distanza. Flessibilità e certezza degli obiettivi

Quello dell’agente immobiliare è  un lavoro con ritmi ed orari particolari. Non sempre è possibile prendersi del tempo per seguire un ciclo di lezioni in aula e spesso si trascura la formazione.

Una soluzione a questo problema arriva dalla didattica a distanza. Diventata preponderante nel corso della pandemia, la didattica a distanza ha degli innegabili vantaggi dal punto di vista della fruizione. Soprattutto per un utente lavoratore.

La possibilità di seguire un corso da remoto con una totale libertà di orario è impagabile. Anche per quanti non riescono a trovare il tempo di entrare in aula, seguire le lezioni sfruttando tempi ed orari flessibili è certamente un vantaggio importante.

Altro vantaggio è la possibilità di avere a disposizione il materiale didattico da poter riguardare a piacimento. In questo modo con poco sforzo si potrà raggiungere un adeguato livello di formazione.


Richieste dei mutui, dove eravamo rimasti?

Una breve panoramica su come è andata e soprattutto su come potrebbe andare a finire nel 2021.

Per quanti già conosco i dati passati e le proiezioni per il 2021, quello che sta per leggere non è certo una sorpresa. Tuttavia, la maggior parte delle persone come molti addetti ai lavori, questi dati non li conoscono. Il primo dato è sicuramente anche il più interessante per fare una disamina di quello che può attenderci nell’anno in corso.

Il dato importante e di grande conforto, è un deciso +2,8%, contro ogni previsione ci siamo lasciati alle spalle un anno davvero nero per il settore immobiliare, che evidentemente non ha mollato la presa. Il motivo di questo strano effetto? È molto semplice, il crollo della fiducia in investimenti finanziari e soprattutto l’incertezza. Quando non hai basi e una visione di futuro, il mattone, specie in Italia diventa il rifugio dove mettersi al riparo. Questo 2,8% in una condizione di “guerra” è tutt’altro che disprezzabile.

Cresceranno ancora le richieste di mutui (salvo pandemie)

Ovviamente le previsioni si fanno senza considerare imprevisti tanto meno le pandemie. Una di queste previsioni fatta dal Crif e Sda Bocconi, ci riportano un più ottimista aumento variabile dall’11% al 26%, ovviamente in condizioni di mercato normale e senza impedimenti operativi, (vedi alla voce Covid). Nel qual caso, pandemia imperante il crollo sarebbe di un -5%, stimato, quindi potrebbe essere anche molto più corposo.

Questo lo scenario possibile nelle divergenti direzioni, con uno stimolo di crescita dato soprattutto dal migliore andamento economico da parte delle famiglie italiane. Probabilmente questo ricorso al credito immobiliare potrebbe essere frutto di una percezione, almeno per ora, di stabilità politica oltre che economica, forse anche il vaccino è visto come la soluzione per il ritorno alla normalità. Quale sia l’effetto che stimola l’azione importa fino a un certo punto, quel che conta è che non ci siano altri stop al mercato causati da fattori esterni, appunto il Covid.

Condizioni di normalità per tornare alla normalità!

Per fare questo salto nel futuro di una crescita possibile e senz’altro necessaria, occorre solo qualche ingrediente, stimoli, futuro e credito. Sono la base di sviluppo di ogni economia, ma per l’immobiliare questi tre pilastri rappresentano l’ossigeno vitale.

Per vedere il 2021 positivo sotto ogni punto di vista, evitando quel crollo ipotetico del -5% ma forse anche maggiore, non ci dovranno essere incidenti né rallentamenti. Ripetere un anno nefasto come il 2020, significherebbe perdere una buona fetta del mercato immobiliare con scenari apocalittici. Per cui con la speranza che si arrivi a quel +26% di richieste di mutui, che salvi non solo tutto il mercato ma anche la futura esistenza dello stesso, non resta che confidare, come molti stanno già facendo, in Mario Draghi, considerando che ha anche l’appoggio del Papa ci aspettiamo anche in un miracolo!


Cosa farà Mario Draghi per rilanciare l’economia e il settore immobiliare

Una nuova fase della gestione del paese è alle porte, via l’avvocato dichiaratosi del Popolo e arriva Mario Draghi. Inutile ricordare il suo curriculum, il punto cruciale è che in questo caso parliamo di una figura istituzionale che sicuramente ha familiarità con i “numeri”. Ecco, sulla base di questi presupposti possiamo escludere con assoluta certezza che il futuro Presidente Draghi non incentiverà di certo con soldi pubblici monopattini tanto meno banchi a rotelle.

Archiviamo quindi il Governo della “mobilità a rotelle” e diamo il via al più significativo Governo dell’azione, ovviamente queste sono le premesse e promesse, poi come sempre il Diluvio non si previene! Ma un dato possiamo già considerarlo, il mercato del Ftse Mib ha registrato un +1,7% come effetto di benvenuto al futuro Presidente. Dato che i numeri contano, allora vuol dire che abbiamo buone possibilità di essere sulla strada giusta.

Cosa farà Draghi quando sarà al comando?

Possiamo escludere che non getterà i soldi dalla finestra come fatto fino a ieri, tuttavia sul piano economico e produttivo molti hanno ottime previsioni. Il PIL della zona Euro ha registrato una contrazione del 2,5% nel quarto trimestre 2020, con previsione di una stagnazione nel primo trimestre del 2021. Questo vuol dire che la risalita verso la ripresa ci sarà a partire dalla prossima primavera, probabilmente con la finalizzazione del Recovery Plan in questo caso supportato dalla figura di Draghi.

Il nuovo Presidente potrebbe quindi rilanciare il paese partendo proprio da azioni di stimolo legate ai soldi europei, sulla base di questo mix, che molti analisti ritengono ottimo, si stima che il PIL risalga a un +6% nel corso di questo anno, anche se più realisticamente potrebbe essere tra il 3 e il 3,5%. Tuttavia, mal che vada andrà bene!

Gli effetti sul settore immobiliare

Non c’è dubbio che un’economia che riparte rilancia anche il settore immobiliare, asset sempre strategico nel modus operandi degli italiani in materia di investimento. Diciamo che le carte sul tavolo giocano in questo momento a favore dell’Italia e della sua possibile rinascita, tuttavia, si tratta di un ritorno alla “vita” economica differente. Ricordiamo che il mondo con la crisi Covid ha subito un cambiamento epocale, il futuro sarà di chi lo comprenderà, il “mindset” di ogni imprenditore se ancora non aggiornato, dovrà senza dubbio cambiare verso una modalità operativa sempre più digitale.

Ogni figura professionale non avrà vita futura senza un radicale aggiornamento e apprendimento del nuovo “mondo”, digitale non è solo un termine per definire un servizio o prodotto, oggi significa produttività, lavoro, business e successo! Per questo motivo noi di Accademia da sempre ci occupiamo di questo aspetto, con strumenti e formazione dedicati agli agenti. Forniamo conoscenza e capacità di interpretazione delle dinamiche legate al mondo digitalizzato, da cogliere per farle proprie per il successo futuro di ogni impresa.


Affitti, come è cambiato il mercato con il Covid-19

02Nella storia recente non ci sono precedenti di confronto, quello che è accaduto nell’ultimo anno è stato uno tsunami relativo al calo degli affitti. Le dinamiche sono evidenti, lo smartworking è la didattica a distanza hanno determinato una flessione considerevole della domanda. L’effetto di queste “nuove modalità” di lavoro e studio, hanno sortito come risultato un’offerta decisamente superiore alla domanda.

Oltre a questo, va anche considerato un mercato parallelo che è quello del turismo, sostanzialmente azzerato nel corso del 2020. Di fatto, anche gli affitti turistici hanno subito una flessione davvero importante con conseguenti ribassi specie nelle grandi città. Il calo dei canoni è stato calcolato tra lo 0,2 e lo 0,9% con maggiore evidenza nelle città di Milano, Bologna e Roma.

Come cambia il mercato degli affitti

Alcune previsioni ci offrono una panoramica alquanto significativa. Per esempio, il mercato degli affitti destinati ad una fascia di utenti, diciamo business, ha avuto un incremento della domanda. Tuttavia, questa richiesta è stata motivata da una selezione abitativa di qualità superiore, quindi abitazioni con ottimi arredi e non di meno situate in buone posizioni.

Questo segmento immobiliare probabilmente sarà destinato a crescere nei prossimi mesi anni, quindi una fascia di mercato che può avere ragionevolmente delle prospettive di crescita. In generale la percentuale di chi affitta per motivi di lavoro è scesa del 10%, ad esempio a Milano, ovviamente un effetto del lavoro da casa. Mentre una buona percentuale di questi utenti come abbiamo visto si è proiettata su una qualità immobiliare più elevata, motivando anche l’introduzione di nuovi servizi come l’accesso ad Internet ed una postazione di lavoro.

Frena lo short rent, evoluzione di forza maggiore

Cosa sta succedendo al classico affitto turistico? Ovviamente senza turisti un cambio repentino non è solo una scelta ma una necessità, ed è così, infatti, che il mercato seppur temporaneamente cambia.

Con la pandemia ci si è trovati di fronte ad una scelta importante, specie per i proprietari che hanno investito in immobili proprio per il settore turistico tristemente azzerato. Per cui, i proprietari in questo nefasto frangente, hanno optato per il “contratto transitorio”, con la chiara intenzione di rendere disponibili gli immobili per periodi più lunghi ma con la possibilità di ritornare presto alla vocazione iniziale non appena la crisi sia termina.

In buona sostanza stiamo assistendo ad un mutamento, in questo caso non dettato dal mercato ma dalla necessità di far quadrare i conti e soprattutto di tenere a reddito gli investimenti. Quanto durerà? Difficile saperlo, ma un fatto è certo, appena riparte il mercato turistico di sicuro ci sarà una mutazione inversa!

Nota a margine per l’Agente immobiliare. Oltre la professionalità dimostrata in questi ultimi anni, va da sé che con la mutevolezza del mercato diventata fluida, anche l’Agente immobiliare deve approcciare ad una nuova “filosofia” di cambi dell’offerta per non restare indietro rispetto al mercato. La formazione da questo punto di vista deve esser considerata un punto di partenza e non di arrivo, il mondo cambia e non saper cogliere questi mutamenti può diventare un grossolano errore da evitare.

Tratto da il Sole 24 Ore

 


Bilancio 2020 e anticipazione trend nuovo anno

L’anno appena terminato si è concluso con la pubblicazione del Decreto ristori atteso da molti, una boccata di ossigeno e proiezione futura verso un 2021 ancora tutto da scoprire!

Con l’arrivo del Covid-19, la scorsa primavera il settore immobiliare registrava una perdita del volume nelle compravendite di oltre il 15% nel solo primo trimestre. Con un rimarcato ribasso del 27% nel secondo trimestre, una contrazione tra le più dure dal dopoguerra ad oggi, i cui effetti si riverbereranno a lungo.

Tuttavia, la contrazione del settore ha visto una brusca e positiva frenata con calo importante ma sicuramente più sopportabile del 6,2%, di contro il mercato dei prezzi subiva un aumento dell’1%, una condizione che decisamente fa ben sperare per il 2021.

Previsioni nell’anno del “nuovo mondo”

Secondo tutti gli indicatori compreso il contenimento di fine anno, fanno ben sperare in un rimbalzo che molti analisti dicono sarà importante. Secondo previsioni, l’anno appena iniziato dovrebbe riportare in alto il settore con un progressivo recupero di quanto sfumato nel corso dell’annus horribilis dominato dal Covid-19.

Tre settori in particolare dovranno essere attenzionati secondo le previsioni:

  • Residenziale turistico, il quale tenderà verso un ritorno alla normalità dopo l’azzeramento durato quasi un anno.
  • Industriale, un rimodellamento di differenti business tenderà ad alzare la domanda, da notare la stretta correlazione con la tecnologizzazione di molti settori.
  • Logistico, una cosa abbiamo capito nei mesi scorsi, specie durante la chiusura totale, che il sistema logistico è fondamentale e crescerà davvero a ritmi importanti.

Immobili da riprogettare e riformulare

Dunque, sarà il settore commerciale a fare la parte del leone nel 2021, mentre il settore privato tenderà ad avere tempi e un ritmo di ripresa più lento, questo dovuto anche all’effetto del “credit crunch” che le banche stanno attuando anche nei confronti di piccole medie imprese.

Le strutture delle imprese di medie e grandi dimensioni si ridurranno, questo per effetto dello smartworking, meno personale negli uffici che potranno alternarsi. Il mercato industriale ha bisogno di un nuovo modello che si adatti alle nuove esigenze specie quelle tecnologiche. Non è infatti escluso un ammodernamento di molte strutture con adeguamento di spazi e soluzioni dedicate ai nuovi modelli industriali.

Il mercato si è fermato, ha preso una pausa, si guarda intorno ma non si ferma ha cambiato semplicemente strada, per questo dobbiamo capire quale e seguirla!

Tratto da il Sole 24 Ore

 


Convertito in legge il Decreto Rilancio: ecobonus/ecosisma cosa sapere

Si è finalmente concluso l’iter di approvazione e, con il voto al senato, il decreto rilancio è diventato legge.

Alcune modifiche rispetto al testo originario sono interessanti, tra queste vediamo quelle relative all’eco bonus del 110%:

  • Rispetto al testo originale, nel decreto rilancio sono aumentati i soggetti che possono usufruirne. Tra questi si annoverano le Onlus, le organizzazioni di volontariato, le associazioni sportive dilettantistiche e le associazioni di promozione sociale.
  • È stata modificata la norma che riguardava le persone fisiche non esercenti attività d’impresa, arti e professioni. Anche costoro potranno fruire del bonus sugli interventi di efficientamento energetico riguardanti edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale (comma 10 dell’articolo 119).
  • Sono state inserite novità tra gli immobili sui cui è possibile realizzare gli interventi di isolamento termico e di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Adesso ne fanno parte anche le unità immobiliari facenti parte di edifici plurifamiliari.
  • Sono stati poi introdotti dei limiti di spesa differenziati per le varie tipologie di immobili.
  • Sono state modificate le soglie per le spese di adeguamento termico in ragione di:
  • 50000 euro per edifici unifamiliari o porzioni di edifici plurifamiliari
  • 40000 euro per le unità immobiliari site in edifici composti da due ad otto unità immobiliari.
  • 30000 euro per le unità immobiliari site in edifici composti da più di otto unità immobiliari.
  • È stata ridotta la soglia per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati sulle parti comuni di edifici in ragione di:
    • 20000 euro per le unità immobiliari site in edifici composti da due ad otto unità immobiliari.
    • 15000 euro per le unità immobiliari site in edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Riguardo al Sismabonus nel decreto rilancio è interessante notare che:

  • È possibile fruire del potenziamento della detrazione anche per gli interventi di realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici. Ma solo se eseguiti secondo gli art. 16 commi da 1-bis a 1-septies del DL 63/2013. ( 119 comma 4 bis)
  • Si escludono dal bonus gli interventi su immobili accatastati come:
    • A1: abitazioni signorili
    • A/8: ville
    • A/9: castelli e palazzi di eminente pregio artistico o storico

In sede di conversione, altre modifiche riguardano la trasformazione della detrazione in contributo a titolo di sconto applicato dai fornitori o in credito d’imposta. Nello specifico:

  • In caso di trasformazione della detrazione, il soggetto (CAF o professionista abilitato) che appone il visto di conformità ha degli ulteriori obblighi. Deve verificare la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dai professionisti incaricati (articolo 119, comma 13, lett. a, del Decreto Rilancio).
  • Le asseverazioni richieste dalla normativa per attestare l’aderenza dell’intervento eseguito alle diposizioni normative, possono essere rilasciate al termine dei lavori. Ma possono anche essere rilasciate per ogni stato di avanzamento, per un massimo di sue stati di avanzamento per ciascun intervento. (articolo 119, comma 13-bis del Decreto Rilancio). In parole povere, ogni intervento prevede un massimo di tre trasformazioni, due per gli avanzamenti ed una per il termine dei lavori.
  • In sede di asseverazione i professionisti devono esprimersi anche riguardo la congruità dei lavori. Si esprimeranno sulla base di criteri che saranno indicati in un decreto ministeriale di prossima emanazione.
  • I professionisti dovranno esprimersi, in sede di asseverazione, anche sulla congruità delle spese dei lavori. Si esprimeranno in base al decreto di prossima emanazione secondo i prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome. Si potranno rifare anche ai listini ufficiali o a quelli delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. In caso di mancanza di tali listini valuteranno in base ai prezzi correnti di mercato nel luogo di effettuazione degli interventi. (articolo 119, comma 13-bis, ultimo periodo del Decreto Rilancio).

Ora non resta che avviare il motore ITALIA e farlo andare il più speditamente possibile, questa sarà la sfida degli italiani e dell’intera Europa!

Ossigeno vitale per il settore, detrazioni immobiliari al 110% grazie all’ecobonus del nuovo decreto

Importanti detrazioni immobiliari in arrivo grazie al nuovo decreto Rilancio. Il governo ha messo mano ai bonus fiscali già presenti e li ha ripensati in un’ottica di rilancio dell’economia.

Si tratta di detrazioni che arrivano al 110% e prevedono incentivi volti al rilancio dell’economia. Molto interessante dal punto di vista fiscale, il nuovo decreto conterrà delle novità importanti in termini di detrazioni per il comparto edile.

Le principali novità saranno:

  • Ecobonus al 110%
  • Sismabonus al 110%
  • Bonus facciate al 110%

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come cambieranno le detrazioni immobiliari in seguito al decreto Rilancio.

Ecobonus

Già presente con una percentuale del 50 o del 65% con recupero in 10 anni, l’ecobonus salirà al 110%. Si applicherà l’aliquota unica del 110% ad ogni intervento di riqualificazione energetica e sarà valido su tutte le spese a partire da luglio 2020. Si potrà accedere all’ecobonus a condizione di eseguire alcuni interventi edili. I lavori dovranno comprendere la realizzazione di un cappotto termico o l’installazione di una caldaia a pompe di calore o a condensazione.

Le detrazioni immobiliari potranno essere recuperate secondo tre differenti modalità:

  • Cinque rate annuali
  • Cessione del credito
  • Sconto in fattura

La cessione del credito e lo sconto in fattura sono la novità apportata dal decreto Rilancio.

Attualmente, infatti, la normativa prevede che le detrazioni fiscali derivate dai lavori di miglioramento energetico possano essere cedute ai fornitori. Prevede anche che chi ha diritto a detrazioni immobiliari maggiori delle imposte che deve versare possa cedere il credito alle banche. Il nuovo decreto estende invece la possibilità di cessione del credito a tutti i soggetti interessati ai lavori. Un’altra novità sarà la possibilità di usufruire dello sconto in fattura. Se la legge bilancio 2020 prevedeva la possibilità di avere sconti in fattura solo per alcune tipologie di interventi, le possibilità adesso si ampliano. Ogni contribuente potrà usufruire dello sconto in fattura pari al 100% dell’importo. L’impresa, dal canto suo, riceverà un credito del 110% che potrà cedere alle banche o ad altri soggetti finanziari. Se prima le imprese potevano cedere il credito solo due volte, con il nuovo decreto potranno farlo un numero illimitato di volte.

Si tratta di cambiamenti molto interessanti per quanti mirino ad un adeguamento energetico del proprio immobile.

Sismabonus

Anche il Sismabonus presenta delle novità analoghe. Quanti posseggono immobili locati in aree sismiche classificate come 2, 3 e 4 potevano già usufruire di una serie di detrazioni. Migliorare di uno o due punti il proprio immobile o un immobile condominiale garantiva detrazioni dal 70 all’85%.  Con il nuovo decreto, invece, chiunque esegua opere di adeguamento sismico di qualsiasi tipo potrà usufruire delle detrazioni.

Tali detrazioni saranno in misura del 110% e si potrà usufruirne, come per l’ecobonus, secondo le modalità già indicate. Detrazioni d’imposta per cinque anni, sconto in fattura o cessione del credito si applicheranno anche in questo caso.

Bonus facciate

Come per l’ecobonus e per il sismabonus, anche il bonus facciate, già previsto nei precedenti decreti, ha delle interessanti novità. Con il nuovo decreto Rilancio, infatti, aumenta la percentuale detraibile in caso di lavori in facciata.

La precedente aliquota del 90% salirà anch’essa al 110%. Tutti i lavori in facciata che prevedano anche un adeguamento energetico o sismico potranno usufruire di tale detrazione. Le modalità saranno, come per i casi già elencati, le stesse:

  • Cinque rate annuali
  • Cessione del credito
  • Sconto in fattura

Potranno usufruire di tale detrazione i possessori di immobili siti in aree altamente urbanizzate e che affacciano su vie pubbliche.

In conclusione, possiamo affermare che le detrazioni immobiliari inserite nel decreto rilancio hanno un interesse notevole e giocheranno un ruolo importante nel rilancio dell’economia.

Webinar Immobiliare consacra definitivamente la formazione!

Siamo entrati a piene mani nell’era digitale concretamente, in questi mesi di blocco per la tutela dalla salute abbiamo capito molte cose … Ma facciamo un passo indietro, quando fu lanciata questa iniziativa per andare incontro anche a molte esigenze degli agenti, mai potevamo pensare a un tale successo.

Era il 2013 quando dall’idea di Francesco Beraldo, noto imprenditore impegnato sul fronte dei servizi immobiliari, schioccò una delle sue tante scintille. Prese così vita Webinar Immobiliare in momento in cui il digitale era in una sorta di “gestazione” prolungata, si parlava tanto della Rete ma in concreto si faceva molto poco.

Così è nato questo canale di supporto per gli agenti, precisamente nella primavera di sette anni fa, un esordio a dire il vero “timido”. Cambiò in poco tempo, quando entro nel merito delle questioni della professionalità di un settore che merita attenzione e un indirizzo commerciale più tutelato. Le prime esperienze non furono quelle dei grandi numeri, il primo Webinar Immobiliare fu seguito da circa 70 persone. Non tante ma considerando il momento un numero soddisfacente. In questi sette anni si sono avvicendanti oltre 30 esperti professionisti che hanno dato il loro contributo facendo crescere ulteriormente la piattaforma.

La crescita e l’interesse delle ultime settimane

In queste ultime settimane Webinar Immobiliare ha realizzato eventi tutti a sostegno e stimolo del settore. Con una media di oltre 500 partecipanti live e oltre 1.300 nuovi iscritti solo nell’ultimo peridio. In questa avventura Webinar Immobiliare ha avuto il sostegno di Partner importanti, quali Immobili Ovunque e appunto noi di Accademia. Abbiamo visto una crescita degli iscritti interessati all’ambito delle informazioni, ma con una particolare attenzione alla formazione. Un dato che ci fa capire che il blocco per il Covid-19 ha cambiato non solo le nostre vite ma anche il modo di fare business.

Questo ci ha portato ad alcune riflessioni di fondo molto importanti, sicuramente quella più radicale è la “scoperta del digitale”, ma non solo. Per scoperta del digitale si intende la percezione che in futuro molto più lavoro può essere svolto online, cambiando così radicalmente l’approccio lavorativo finora conosciuto. Siamo dunque in un nuovo modello tutto da scoprire e interpretare, non c’è dubbio che essere pronti a questa sfida è fondamentale. La formazione come più volte sottolineato qui sul nostro blog, non si può posticipare ancora, tanto c’è da fare e da recuperare, ora è tempo di farlo.

Sempre più professionisti qualificati

Webinar Immobiliare oggi conta oltre 5.000 iscritti in costante crescita, questo è un segnale chiaro di cosa sarà il domani. La riapertura delle attività economiche chiuse è solo il primo passo per ritornare alla produttività. Quello che è importante sapere dopo questo evento, è che il sistema non è più lo stesso, occorre quindi adeguarsi e cambiare approccio. Il futuro viaggerà sempre più attraverso la Rete, così anche i nostri affari e relazioni.

Per questo è importante essere pronti e cogliere il momento in cui sì, ripartiamo, ma sarà una partenza lenta dove occorre avere le giuste leve di stimolo. Senza una buona conoscenza pragmatica della situazione, non sarà possibile cogliere quel cambiamento in atto. Perderlo vuol dire vedersi tagliati fuori dal mondo, che purtroppo non attenderà il nostro ritmo, perché è molto veloce. Sembra ieri che ci siamo ritrovati in emergenza e chiusi in casa, eppure oggi, dopo circa due mesi non sarà sufficiente alzare la saracinesca. Ora dobbiamo aprire i portoni della nostra mente e abbracciare il cambiamento che sarebbe arrivato comunque, ma che è stato anticipato.

Ora è il tempo di capire, migliorarsi e padroneggiare la tecnologia a proprio vantaggio, solo chi lo farà potrà dirsi partecipe del presente e in viaggio verso il domani!

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La rinascita parte dal digitale, gli strumenti per lavorare online

Eccoci, siamo quasi pronti per ricominciare dopo un due mesi di stop d’emergenza, tutti eccitati come bambini in attesa della sorpresa tanto attesa, già! Eppure, tutta questa brutta storia del virus con tutti i problemi e disagi conseguenti, ha portato tutta una serie di cambiamenti. Molti di questi resteranno in modo permanente nelle nostre vite, per esempio, l’uso della tecnologia e del digitale. Parliamo di strumenti noti, spesso usati in alcune occasioni ma raramente considerati sistemi di lavoro a tutti gli effetti.

Tanto per capirci parliamo dei sistemi di “netmeeting”, che offrono la possibilità di fare video conferenze multiutente con estrema facilità e praticità. Per quanto riguarda il settore immobiliare, questo può significare il radicale cambiamento del rapporto tra agenti e clienti. Il digitale in questo caso può favorire la necessità di distanziamento sociale, ma che può rivelarsi molto utile anche dopo.

Le applicazioni che dobbiamo imparare a conoscere

Molti sicuramente conoscono già questi sistemi, come Zoom, un’applicazione che in realtà consente molto di più delle sole videoconferenze, è anche una piattaforma webinar che consente di gestire un gran numero di utenti. Fino a creare dei veri e propri eventi live con mille persone nella versione Enterprise in modalità view-only. Strumenti quindi in grado di farci comunicare e connettere con chiunque in modo rapido e veloce, con chi magari si trova dall’altra parte del mondo.

Skype per il supporto clienti è stato uno dei pionieri in tal senso, oggi usato ancora massicciamente sia da utenti privati sia aziendali. Anche questo sistema è molto versatile, si chiama e videochiama, ha una chat e consente la condivisione dello schermo, dei file con una serie di altri strumenti molto comodi.

Google Meet Hangouts altro sistema targato Big G che ormai conoscono tutti gli utilizzatori del famoso client di posta Gmail, la Suite di Google offre praticamente un ambiente di lavoro online completo. Dalla comunicazione istantanea alla videoconferenza, con annessi foglio di calcolo editor di documenti, presentazione ecc.

Viber, Wire, WebRoom e altri ancora sono strumenti utili per migliorare, incoraggiare ad aumentare i contatti, guardiamo a queste soluzioni tecnologiche dal giusto punto di vista per capirne le potenzialità e sfruttarle oggi e soprattutto domani.

Firma digitale e sicurezza nelle contrattazioni

Ovviamente se ora viene meno la presenza fisica nelle trattative, occorre avere delle forme contrattuali di valore giuridico, dove tutelare anche la sicurezza e la garanzia dei dati. In questo ambito possiamo affidarci a quelle che sono le soluzioni già disponibili riconosciute istituzionalmente. Ad esempio, la PEC/Firma Digitale, oppure il servizio di Infocert e altri servizi simili riconosciuti. Questo per dire che gli strumenti ci sono già tutti, ed ora è il momento di iniziare ad usarli davvero e con proficua efficacia.

L’uso della firma digitale semplifica notevolmente la procedura di una trattativa, avrà lo stesso valore pari, ad esempio, alla firma di un acquirente posta su un contratto cartaceo. Questo perché la firma digitale è autenticata e certificata, quindi offre tutte le garanzie per la stipula di contratti o firma di documenti che hanno valore giuridico.

In conclusione

Il presente che stiamo vivendo in questo momento di emergenza, ci sta rapidamente traghettando verso nuovi metodi di lavoro, che andranno a modellare molti business che altrimenti avrebbero impiegato molto più tempo. Questo colpo di “shoc economy” ci farà fare un balzo in avanti di almeno 10 anni, ed è per questo motivo che dobbiamo prepararci professionalmente.

La tecnologia ed i sistemi citati, sono solo una parte del cambiamento che possiamo considerare il “software”, l’altra e molto più importante siamo noi, che in questo caso identifichiamo come “hardware”. In altre parole, oltre ad aggiornare il software dovremo aggiornare anche l’hardware, noi. Occorre un nuovo approccio sistematico del fare business, e quindi snocciolare tutte quelle questioni che ruotano intorno alla gestione manageriale, dalle relazioni alla capacità di fare impresa.

In Accademia, stiamo puntando da qualche anno ormai, proprio a questa concezione del nuovo modello di business, basato sia sulla tecnologia digitale, ma anche e soprattutto sulla formazione professionale!

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Quali saranno le cose positive dopo questo periodo di sofferenza?

Prima di fare una valutazione sulle cose positive, occorre essere realistici e ricordare quanti problemi questa pandemia ha provocato. Il primo pensiero va ovviamente alle vittime di questa tragedia, che purtroppo conseguentemente ne ha provocata un’altra di altrettanta gravità. Parliamo della crisi sociale conseguente di quella economica. Questa avrà un impatto davvero significativo che ci porteremo dietro per anni, già si stima almeno 4 milioni di nuovi poveri e una perdita di posti di lavoro molto simile.

In termini economici questa pandemia alla fine di tutto ci costerà un conto molto salato, qualcosa che si aggira intorno a 600 miliardi, ma non è questo il punto. Il vero problema è dove trovare questi soldi “senza farci male”, ma soprattutto il tempo che occorrerà per recuperare quanto perso.

Ecco questo era doveroso ricordarlo prima di guardare alle positività, diciamo quel bicchiere mezzo vuoto che comunque è un buon segnale.

Le positività che possono aiutare nel recupero economico

È vero come abbiamo detto che l’economia ne risentirà pesantemente, ma ora, in prospettiva di positività possiamo fare qualche valutazione. La prima riguarda la tecnologia che subirà e sta già subendo uno “shock” d’accelerazione. Questo in altre parole vuol dire gran parte del mondo che abbiamo conosciuto muterà o semplicemente scomparirà.

La formazione online diventa non solo necessaria ma obbligatoria, con vantaggi sociali per il momento di emergenza, ma lo sarà sempre più in termini pratici e di efficienza. La nuova tecnologia 5G permetterà l’uso di applicazioni fino a ieri impensabili, con una velocità davvero incredibile, tutto sarà connesso e tutto sarà a portata di click. Cambierà sostanzialmente anche la figura dell’Agente Immobiliare, che avrà più opzioni per lavorare e intercettare domanda e offerta, il tutto solo grazie all’uso di strumenti di comunicazione nuovi.

Per fare un esempio, Webinar Immobiliare in 3 settimane ha organizzato 3 webinar e ha raggiunto quasi 2000 agenti immobiliari numeri impensabili per il passato. Questo dato è davvero sintomatico di una mentalità che cambia seguendo non solo le esigenze contemporanee ma consapevolmente all’evolversi della società.

Formazione e professionalità uniti dalla digitalizzazione

Solo tornando indietro di qualche anno, non avremmo mai creduto a questo cambiamento avvenuto progressivamente con la Rete, eppure lo abbiamo metabolizzato man mano negli anni. L’accelerazione di queste ultime settimane ha messo il turbo ad una società proiettata speditamente nel futuro, con le occasioni che si profilano all’orizzonte.

Ad esempio, con la virtualizzazione prossima, sarà possibile vendere immobili anche all’estero, offrendo un’esperienza praticamente quasi live agli interessati. Il tutto senza muoversi dall’ufficio, con una realtà davvero impressionante. Questo, vuol dire anche nuovi posti di lavoro e nuove figure professionali, quindi parte di quelle positività che tutta questa storia ci lascerà come eredità.

Il futuro non sarà solo tecnologico, ma sarà anche molto ma molto più professionale, determinato appunto da un maggiore uso della tecnologia che per sua natura tende al perfezionamento. Gli Agenti di domani saranno “Agenti Immobiliari Qualificati”, è già ora ne abbiamo la certezza, visto l’interesse crescente per Accademia e i servizi offerti. La formazione di alto livello non è solo un vezzo o titolo da sfoggiare all’occasione buona, oggi essere formati vuol dire essere “taglienti” in una società dove occorre essere avanti.

Il successo non è mai gratis

Forse un secolo fa si potevano costruire fortune con un cent, come fece Paperone, ma questa è una favola … la realtà è che ora e più che mai domani, la formazione, il sapere e tutto ciò che è forma, diventa inevitabilmente sostanza, quindi crescita.

Questo può accadere se ne abbiamo le capacità e soprattutto le competenze, perché il domani non sarà solo più professionale, ma anche molto più selettivo, quindi solo essendone all’altezza possiamo aspirare al successo!

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Ossigeno per agenti immobiliari: fino a 25mila euro senza garanzie

In questo periodo di difficoltà economica dovuto alla diffusione del Covid-19, il governo sta prendendo numerose iniziative a sostegno del reddito. La sospensione forzata delle attività lavorative ha penalizzato numerose categorie creando grandi problemi di liquidità. Una situazione che si protrarrà presumibilmente a lungo, ha richiesto una serie di azioni per aiutare le categorie di lavoratori maggiormente colpite. La nuova manovra del governo è volta a infondere una maggiore liquidità economica per far fronte alle difficoltà del momento.

Decreto liquidità. Finanziamenti per far fronte all’emergenza

Tra le categorie interessate dal sostegno economico previsto nel decreto liquidità c’è quella degli agenti immobiliari. Si tratta di una manovra finanziaria che prevede la possibilità di richiedere prestiti fino a 25000 euro senza garanzie e senza spese di istruttoria. Per finanziamenti entro gli 800000 euro, inoltre, è prevista la copertura totale garantita.

Il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli assicura che il sostegno economico arriverà a breve e che, in poco tempo, professionisti e società potranno usufruirne. Si tratta di una prima parte di aiuti, per far fronte al problema nell’immediato, ai quali seguiranno misure più complesse. Si prevede infatti che nel corso del mese di aprile verranno varate tutta una serie di misure che serviranno a garantire l’accesso al credito a PMI e professionisti del settore. Un passo importante che faciliterà la richiesta di liquidità generatasi grazie all’emergenza sanitaria in atto.

Il decreto liquidità permetterà alle aziende di far fronte, nell’immediato, alle spese inderogabili che non possono essere onorate a causa dello stop lavorativo. Una spinta, insomma, pensata per traghettare aziende e professionisti, quali gli agenti immobiliari, attraverso questo periodo di difficoltà in atto.

In cosa consiste l’aiuto fornito dal decreto liquidità? Vediamo per punti di cosa si tratta

1) Prestiti senza garanzie

Il punto fondamentale del decreto sarà che per i prestiti fino a 25000 euro non verranno chieste garanzie. Si potrà accedere al prestito secondo una procedura agevolata e senza spese di istruttoria. Non sarà inoltre effettuata la valutazione sulla validità finanziaria del richiedente.

Con un piano di rientro del prestito di sei anni, si tratta di una forma di finanziamento flessibile e accessibile che permetterà di dare ossigeno ad un settore particolarmente provato dalle norme del distanziamento sociale.

2) Prestiti garantiti

Altro punto molto interessante del decreto liquidità è la possibilità di richiedere prestiti entro 800000 euro garantiti al 100%. Per ogni prestito superiore ai 25000 euro ed inferiore agli 800000 la procedura sarà differente rispetto ai prestiti di somme inferiori. Si procederà, infatti, alla valutazione della affidabilità finanziaria del richiedente da parte dell’ente erogatore. In questo caso, a fronte di affidabilità finanziaria, lo stato fornirà la garanzia totale sulla somma erogata.

Per prestiti compresi tra 25000 e 800000 euro il tempo massimo di restituzione dovrebbe essere di sei anni, come per i prestiti di importo inferiore.

In caso poi di prestiti superiori agli 800000, sempre a fronte dell’affidabilità finanziaria, lo stato garantirà il 90% della somma erogata. In questo modo le aziende potranno ottenere finanziamenti fino a cinque milioni di euro.

3) Tasse. Un rinvio atteso e necessario

Un ulteriore e quanto mai importante paragrafo del decreto liquidità potrebbe disporre il rinvio del pagamento delle imposte in scadenza entro il 31 maggio. Un rinvio quanto mai importante per garantire maggiore liquidità a professionisti e ad imprese. Secondo voci di corridoio persino gli acconti IMU e TASI in scadenza a giugno e luglio potrebbero essere alleggeriti. Si tratta tuttavia di supposizione per le quali, al momento, non si hanno certezze. Bisognerà dunque attendere l’emanazione del decreto per saperne di più.

Tutte le misure sin qui elencate dovrebbero fornire agli Agenti immobiliari un sostegno molto importante in questa fase di difficoltà. Accesso al credito e rinvio delle tasse potrebbero in questo momento fare la differenza.

Aggiornamento indennità 600 Euro (Cura Italia), quello che c’è da sapere

Il bonus da 600 euro stanziato con il D.L. 17 marzo 2020 n.18 sarà usufruibile anche dai soci di società di persone e s.r.l. Questo è quanto si apprende dal sito del MEF all’interno delle FAQ.  

Vediamo per punti quali sono le novità previste dal decreto Cura Italia.

  • Il decreto Cura Italia ha previsto una indennità di 600 euro, erogata una tantum, per una serie di categorie di lavoratori autonomi e parasubordinati. Anche alcune tipologie di lavoratori dipendenti sono incluse tra i possibili beneficiari.
  • Il “Fondo per il reddito di ultima istanza” è destinato a lavoratori dipendenti e autonomi. A tutti coloro che, a causa dell’emergenza generata dalla diffusione del COVID-19, hanno ridotto o sospeso la propria attività. A quanti, al momento, si trovano in difficoltà per via della interruzione coatta delle proprie attività lavorative. Ne possono usufruire i titolari di Partita IVA, come gli agenti immobiliari titolari di piccole agenzie.
  • L’art.28 del DL n. 18/2020 aggiunge che anche i lavoratori autonomi iscritti all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) sono soggetti che possono usufruire dell’indennizzo previsto. Tale categoria di lavoratori comprende:
    • Artigiani
    • Commercianti
    • Coltivatori diretti, mezzadri e coloni
  • Gli appartenenti alle suddette categorie possono fare richiesta purché non siano già titolari di un trattamento pensionistico e non siano iscritti ad altre forme previdenziali.
  • Nell’attesa che l’INPS renda note le modalità per l’accesso a tale somma e per la presentazione delle domande, sono sorte alcune questioni in merito. Una delle questioni da dirimere era se tale indennità s’intendesse valida anche per i soci di società di persone e di s.r.l.

Aventi diritto ed esclusioni

  • Inizialmente sembrava che quanti non facessero parte delle Partite Iva fossero esclusi dalla possibilità di richiedere l’indennizzo previsto. In particolar modo ci si interrogava per i soci lavoratori di società di persone, i quali non abbiano una propria partita iva. Si pensi ad esempio ai soci di S.r.l. o S.n.c. che non hanno una partita iva autonoma, come i soci lavoratori di agenzie immobiliari.
  • Nel sito del MEF, tuttavia, all’interno delle FAQ c’è stata una risposta chiarificatrice molto importante.

Alla domanda se i soci di società di persone o capitali, iscritti per obbligo di legge all’AGO, possano usufruire dell’indennizzo, il MEF ha risposto affermativamente. Ha anche aggiunto che tale indennizzo è usufruibile da tutti i soci purché iscritti alle gestioni dell’INPS. Il MEF fa anche presente che il sussidio viene erogato ai singoli soci e non deve essere inteso come sostegno alla società.

  • In sostanza, per quanto riguarda il settore immobiliare, potranno usufruire degli indennizzi gli agenti titolari di partita iva. Ma potranno usufruirne anche i soci di agenzie più grandi, i quali, pur non avendo una propria partita iva, siano iscritti alla gestione INPS.

Si tratta di una risposta estremamente importante perché include una grande fetta di destinatari che sembrava inizialmente non averne diritto.

  • In base a quanto indicato nelle FAQ, dunque, resterebbero esclusi solo quanti siano soci di società per le quali non è obbligatoria l’iscrizione all’AGO.
  • Tra le questioni trattate dal MEF all’interno delle FAQ, ancora non è stata toccata quella della regolarità del versamento dei contributi.

Ci si domanda se la regolarità nel versamento dei contributi possa essere una discriminante per l’ottenimento dell’indennizzo. Ancora il MEF non si è espresso se coloro i quali non li abbiano versati in maniera regolare siano titolati a fare la richiesta. Possiamo dire, tuttavia, che le norme generali per le indennità non menzionano la regolarità contributiva. Si richiede generalmente solo l’iscrizione alle gestioni previdenziali anteriore ad una data fissata. Potremmo dunque ragionevolmente supporre che il mancato versamento dei contributi non dovrebbe essere di ostacolo per l’ottenimento dell’indennizzo una tantum.

Criteri di assegnazione

Per quanto riguarda i criteri di assegnazione dell’indennizzo, ancora non sono stati definiti. Si attendono successivi decreti per conoscerne tutte le modalità.

  • Si sa solamente che gli indennizzi verranno erogati fino ad esaurimento dei fondi stanziati.
  • Verranno prese in esame le domande inserite telematicamente, motivo per cui è indispensabile possedere un PIN dispositivo.
  • In questi giorni tutti gli aventi diritto che ancora siano sprovvisti del PIN si stanno attivando per poterlo ottenere in modo da poter inoltrare per tempo la propria richiesta.

Queste le ultime disposizioni, seguite il nostro account social, blog e la nostra newsletter nei prossimi giorni.

Coronavirus a che punto siamo …

Anche questa settimana non possiamo sentirci distaccati dalla situazione terribile in cui sta versando il Paese. Cosa accade a livello sanitario lo sappiamo fin troppo bene, il tema che per ora non viene affrontato dai media è quello economico. Nello specifico per quanto riguarda gli Agenti immobiliari e le prospettive future, questo sì, è un tema che ci tocca dopo quello sanitario!

Al momento il settore immobiliare legato agli affitti, in particolare locazioni turistiche, sta perdendo sostanzialmente la maggior parte del fatturato annuale. Se consideriamo che, anche quando l’emergenza sarà finita, speriamo metà aprile, gran parte della stagione estiva sarà persa, quindi aprile, maggio e giugno evaporati!

Ovviamente mettendo in forse anche l’altra metà, quindi luglio, agosto e settembre, questo perché prima che i consumi riprendano ci vorranno settimane e mesi. Purtroppo, molte persone perderanno il lavoro, altri saranno costretti a chiudere attività e in buona sostanza non ci saranno né le condizioni né i soldi da spendere!

Ora, se non fossimo quel paese “maltrattato” dalla politica italiana che notoriamente non fa mai fino in fondo l’interesse nazionale, potremmo avere una sorte diversa. Per esempio, come fanno altri paesi che hanno deciso di mettere liquidità nelle tasche della gente, soldi e soldi che saranno spesi per non contrarre irreparabilmente l’economia… Mentre qui, in Italia, siamo stati capaci di rimandare i pagamenti fiscali delle aziende di quattro giorni! Da ridire se non ci fosse da piangere.

Ora occorre uno tsunami di liquidità!

Il Governo deve mettere in circolo liquidità a sostegno delle famiglie prima di tutto e dei consumi a seguire. Solo in questo modo potremo contenere quell’altro virus che si chiama default economico e depressione, che farà tante altre vittime se non fermato!

Con una voce sola e unitamente occorre chiedere che ogni impresa, partita Iva e lavoratore non resti senza liquidità, ovviamente senza attingere al MES. Perché questo sarebbe solo un sollievo momentaneo essendo sostanzialmente un prestito vincolante e deprimente per l’economia italiana già fragile.

I soldi ci sono, o meglio possono stamparli senza problemi, la BCE stanzia 750 miliardi, quindi una prima parte eccola. Il punto è vedere se questo QE sarà destinato all’economia reale o come già successo in passato alle banche. Le quali invece di mettere questi denari in circolo li hanno investiti, spesso scommettendo contro i loro stessi paesi, qualcosa di perverso che deve finire!

La BCE dovrebbe stampare moneta e riversarla sulle economie degli Stati membri, questa è una misura necessaria per non far tracollare paesi più deboli come l’Italia o la Spagna. I segnali di un rallentamento economico erano evidenti già nell’ultimo semestre del 2019, con questo blocco si conclamerà la recessione. La quale potrebbe essere molto peggio di quella dei Sub-prime che, non a caso era proprio legata al settore immobiliare del mercato USA.

Fronte e obiettivo comune o sarà la disfatta

Gli agenti immobiliari devono unirsi e chiedere a gran voce interventi urgenti così come per tutte le altre categorie, questa volta non si scherza, questa volta la situazione è tragicamente seria!

A questo punto tutto il settore immobiliare deve mobilitarsi per la sua stessa sopravvivenza, molte agenzie sono ditte individuali, quindi partita Iva e non hanno dipendenti, ma hanno famiglia! Tutto il settore impiega decine di migliaia di addetti che saranno pesantemente danneggiati da questa crisi, in molti casi senza alternativa oltre la chiusura.

Il Governo deve prendere quindi seri provvedimenti in modo tale da offrire un minino di garanzia affinché tutte queste entità immobiliari tengano duro superando la tempesta. Perché se questi Agenti chiuderanno i battenti, il prossimo anno ci sarà un calo delle entrate impressionante, moltiplichiamo questo per ogni categoria e il risultato è il default strutturale che conduce direttamente all’abisso.

Ora è il momento di pensare anche alla salute dell’economia!

Video Corso Gratuito: crisi e opportunità da cogliere

Tempi sicuramente non facili, per non dire durissimi sia in termini sociali sia economici, eppure non mancano le opportunità. Tutti noi in questo momento vorremmo non vivere quest’incubo che ci è capitato addosso come un macigno, ma tant’è! Come si dice spesso nelle situazioni difficili: “Le crisi possono essere anche delle opportunità”!

Sicuramente vero, se non altro abbiamo l’opportunità di stare insieme ai nostri cari come mai avremmo fatto, abbiamo il tempo per pensare, riflettere e imparare. Ecco appunto, imparare, ed è questo forse il punto più importante che ci riguarda come singoli individui.

L’opportunità di sfruttare questo tempo che nostro malgrado ci è dato per fare tutte quelle cose che solitamente rimandiamo. Per mancanza di tempo, per i troppi impegni, stanchezza e spesso pigrizia, posticipiamo molte cose che potrebbero invece aiutarci.

Noi di Accademia abbiamo deciso di offrirvi l’opportunità di seguire un video corso gratuito, un piccolo contributo per dirvi che noi ci siamo! Vogliamo dare uno spunto di riflessione ai professionisti dell’immobiliare che non si arrendono e che sanno che poi si ricomincerà ed è meglio essere pronti.

Formarsi per non fermarsi

L’economia con la crisi del Corona Virus è messa a dura prova, ogni giorno che restiamo fermi vuol dire perdita economica e declino sociale. Per questo motivo oltre a fare la nostra parte restando in casa, dobbiamo anche motivarci per ripartire limitando al minimo i danni. Riprendere in mano la nostra attività imprenditoriale e fare bene sarà la nostra missione principale.

Per questo motivo dobbiamo prenderci questo tempo per colmare quelle lacune che abbiamo maturato negli anni, ma che ora abbiamo l’occasione per recuperarle. Il nostro video corso gratuito è un supporto agli Agenti immobiliari, che possono con l’occasione approfondire la tematica della “Valutazione degli Immobili”.

Il nostro video corso tratta proprio uno dei temi che più interessa gli Agenti, verranno mostrati appunto gli elementi di base. Una tematica che si ripresenta ad ogni occasione quando si prende in carico la vendita di un immobile. Questo aspetto spesso non è trattato come dovrebbe esser fatto, non di raro si fanno delle valutazioni non proprio in linea con il mercato.

Entriamo in una nuova era

Accademia è formazione e informazione, ci rivolgiamo agli Agenti immobiliari offrendo loro soluzioni per migliorare ogni aspetto dell’attività. Partendo da principi di base che sono da sempre il succo di questa professione, Accademia porta nuova linfa in un settore che è profondamente mutato. In pochi anni il settore dell’intermediazione immobiliare ha subito cambiamenti epici, la digitalizzazione, la Rete e il marketing hanno cambiato tutto.

Il mondo che, cambierà ancora dopo questa emergenza sanitaria del Corona Virus, sarà proiettato verso una nuova dimensione. Quello che oggi viene chiamato Smart Working, in realtà non sarà solo una condizione temporanea per sopperire a questo momentaneo blocco. Per cui è bene essere informati e formarsi, il video corso può essere quell’input da cogliere al quale ne seguiranno molti altri nel momento in cui cogliamo l’attimo!

La formazione non è più un’opzione

Essere preparati e formati non è mai stato un punto secondario, oggi più che mai e men che meno domani. Solo chi avrà le migliori conoscenze saprà usare le armi giuste, è così da sempre e lo sarà a maggior ragione nel futuro.

Approfitta ora del nostro video corso gratuito, scopri, apprendi e impara, Accademia può essere in questa occasione quell’opportunità che spesso ti è sfuggita. Questo contributo non risolverà i problemi del Corona Virus, ma se possiamo tenerti impegnato anche per poco e offrirti qualcosa in più, ne siamo felici!

Questa iniziativa di Accademia è promossa da Immobili Ovunque:
https://www.immobiliovunque.it/

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Buona visione!

AGENTI IMMOBILIARI E CONSULENTI CREDITIZI: UNA SINERGIA VINCENTE

a cura di Bruno Vettore

Le attività di un Agente Immobiliare e di un Consulente del Credito sono strettamente connesse.

Nell’ambito di una trattativa per l’acquisto di un immobile il tema della richiesta mutuo è quasi sempre presente. Si stima che la percentuale di acquisti che avvengono con l’intervento di un finanziamento sia nell’ordine del 60/70% dei casi.

In un momento di mercato che vede l’aumento del numero di compravendite con prezzi ancora stabili, la possibilità di migliorare gli standard  di servizio ed incrementare la percentuale di immobili intermediati da Agenzie Immobiliari è certamente auspicabile.

Nel 2018 le compravendite si sono attestate sopra le 570.000 in ambito residenziale, mentre le previsioni per il 2019 portano a raggiungere quota 586.000 e per il 2020 si sfioreranno le 600.000 transazioni.

Teniamo conto però che solo il 55/60% delle transazioni è intermediato da Agenzie Immobiliari.

Solo l’innalzamento del livello di servizio farà crescere questa percentuale ed uno dei servizi assolutamente complementari è quello che attiene alla consulenza creditizia.

Ogni potenziale cliente acquirente  andrebbe gestito con la contemporanea presenza di un Agente Immobiliare e di un Consulente del credito.

Ma purtroppo non sempre ciò avviene, talvolta c’è uno scollamento tra le varie figure professionali, una non perfetta sincronia  che può generare equivoci o incomprensioni.

Ma quando si riesce ad essere presenti e collaborativi, il cliente ne ha un beneficio enorme. Analisi preliminare circa la reale possibilità di ottenere un mutuo alle migliori condizioni, tempi rapidi di risposta, assistenza complessiva in tutte le fasi della compravendita, sono solo alcuni dei plus del quale il cliente può avvalersi.

Insomma, quando l’Agente Immobiliare ed il Consulente del Credito lavorano in sintonia, può nascere davvero una sinergia vincente!

AGENZIE IMMOBILIARI : EVOLUZIONE E CAMBIAMENTO PER RAGGIUNGERE L’ECCELLENZA

a cura di Bruno Vettore 

Il ruolo dell’intermediario immobiliare ha visto la propria affermazione tra gli anni settanta ed ottanta, sostituendosi agli allora “sensali”, ovvero soggetti che senza alcuna professionalità operavano, spesso ai limiti  della legalità, per “mettere d’accordo” le parti al fine di definire un affare immobiliare. Successivamente furono quasi totalmente soppiantati da più appropriate modalità di intermediazione, maggiormente organizzate e, dalla fine degli anni ottanta, anche regolamentate da una specifica normativa.

Per qualche decennio la figura dell’Agente Immobiliare è cresciuta, ha acquisito una propria dignità ed un proprio spazio nel mercato del real estate. E’ proliferato il numero delle agenzie immobiliari e, seppur con qualche momento di flessione derivante dalla normale ciclicità, fino a qualche anno fa la professione di Agente Immobiliare era ritenuta una professione di successo. Generava buoni guadagni per il singolo e le aziende più strutturate avevano sviluppato il loro business con il sistema del franchising o del network. Rimaneva forse qualche problema reputazionale per la categoria, ma d’altra parte ogni categoria ha le proprie “mele marce” e quindi non è mai giusto generalizzare.

Poi, alla fine degli anni duemila, arriva la forte crisi, più profonda del previsto poiché connessa ad una congiuntura economica ampiamente negativa anche a livello internazionale.

Lo scossone per il settore è stato davvero pesante, molti Agenti Immobiliari hanno fortemente diminuito il loro volume d’affari ed in qualche caso cambiato mestiere. Ma la causa in parecchie situazioni  non è stata solo la tanto rinomata crisi.

E’ stata anche la scarsa volontà di evolvere, di crescere, di migliorare professionalmente.

E’ stata soprattutto la chiusura verso il cambiamento, l’innovazione, i moderni sistemi di lavoro.

E’ stata la mancata attenzione verso un cliente che ha altre esigenze e che spesso è “più avanti”, che ha legittimamente pretese maggiori o più semplicemente adeguate ai tempi.

Ed anche oggi, in un momento di ripresa del mercato, che da almeno un triennio sta aumentando nel numero di compravendite anche favorito da una più favorevole politica creditizia da parte degli istituti bancari, quello che talvolta emerge è un forte ritardo.

Per molti è come se si percepisse un affanno per il timore di  rimanere esclusi, “fuori dai giochi”, emarginati da un mercato che non aspetta nessuno ed è assolutamente promotore di una selezione darwiniana, dove non sempre sono i più grandi a resistere ma quelli  che riescono invece  ad adattarsi alle nuove modalità operative.

E’ in atto quella che io definisco “la partita del cambiamento”.

Una evoluzione che non attiene solo a tentativi, spesso velleitari, di recuperare il ritardo e l’arretratezza con nuove tecnologie. Per alcuni basta attrezzarsi ed “armarsi” dello smartphone di ultima generazione o di qualche nuova applicazione, per risolvere in tempi rapidi i problemi.

Io credo che il problema sia più profondo. E i fatti spesso mi danno ragione.

La media degli Agenti Immobiliari usa normalmente  inserziona i propri immobili attraverso i portali, usa i social network,  attrezza le proprie agenzie con strumenti tecnologici, in qualche caso si serve di piattaforme di condivisione, da anni in uso corrente negli Stati Uniti.

Ma il risultato mediamente non cambia.

Parliamoci chiaro : le nuove tecnologie sono essenziali e determinanti!

Ma quello che realmente serve una nuova mentalità, una maggiore cultura e molta più preparazione.

Ed anche recentemente, ove  sembra cadere l’incompatibilità e quindi appare evidente per l’Agente Immobiliare la possibilità di offrire davvero servizi a completamento dell’offerta per il cliente, l’ostacolo maggiore sarà la capacità di organizzarsi, di ragionare in maniera sistemica, di modernizzare la filiera operativa. Solo così si potranno cogliere tutte le opportunità del caso.

Ovviamente esistono delle eccellenze, professionisti che ottengono grandi risultati, alti volumi di fatturato ed erogano servizi ad alto valore aggiunto.

Ma la maggior parte degli Agenti Immobiliari non riesce ad essere protagonista principale del mercato.

Il motivo è molto semplice : anni di ritardo non si recuperano in un attimo, non si può passare dal “paleolitico” ai tempi moderni solo usando qualche strumento informatico o pensando che il web sia onnipotente e serva a nascondere la poca “consistenza” professionale.

Perché questo è il tema principale. Quella che io definisco “consistenza” professionale, fatta di molti ingredienti ma soprattutto costruita negli anni, mattone dopo mattone, con grande umiltà e rifuggendo dalle rendite di posizione, eliminando ogni forma di presunzione (molto presente nel settore!) e cercando di formarsi, come persone e professionisti e di evolvere costantemente.

AUMENTA IL GRADO DI FIDUCIA DEGLI AGENTI IMMOBILIARI

INDAGINE BV INVEST (aggiornamento gennaio/febbraio 2019)

Migliora il grado di fiducia degli Agenti Immobiliari rispetto al mercato delle compravendite, misurato con un sondaggio  da BV invest, società guidata da Bruno Vettore che opera nel settore della Consulenza Direzionale e Formazione Manageriale.

Rispetto ai dati raccolti  al termine dello scorso  anno, l’indice di fiducia degli operatori sale al 59 % e conferma il trend di ripresa del mercato immobiliare, che si manifesta anche con un aumento delle compravendite, come segnalato dalle più importanti società di ricerca e indagini di mercato.

I risultati dell’indagine su un campione significativo di operatori , sono risultati i seguenti :

  • Per la tua attività  di agente immobiliare come sarà l’anno 2019
  • Migliore del precedente                                     59%
  • Sulla stessa linea del precedente                       28%
  • Peggiore del precedente                                       9 %
  • Non sa, non risponde                                             4%

I dati sono  stati raccolti a mezzo survey e contatti telefonici su un panel di circa 1000 agenti immobiliari  e sono da interpretare come semplice indicazione di carattere generale rispetto all’orientamento complessivo del mercato.

Per maggiori informazioni :
BV INVEST SRL
VIA DARIO PAPA,24 – 20125  MILANO
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 info@bvinvest.it

CERTIFICAZIONE QUALITA’ UNI EN  ISO 9001:2015 – SNR CERTIFICATION

Il Sole 24 Ore e la disamina del perfetto annuncio immobiliare

Nell’articolo del 24 aprile scorso, Il Sole 24 Ore, a firma di Francesco Nariello, prende in esame la guida “Portali Immobiliari – Guida pratica all’uso”. Si tratta di un sostanzioso vademecum che ogni Agente dovrebbe avere tra i file importanti del proprio PC. L’articolo offre una panoramica di quanto i due fervidi protagonisti del Real Estate italiano hanno riassunto in questa praticissima guida.

L’articolo è scaricabile a questo indirizzo.

Stiamo parlando di due nostre conoscenze ovviamente, Francesco Beraldo co-fondatore di Accademia Agenti Immobiliari Qualificati e Gianluca Capone, consulente esperto in strategie di web marketing orientate al Real Estate. Nariello pone abilmente in evidenza i punti più importanti della guida, che ricordiamo è gratuita e scaricabile qui.

Tutto inizia con l’annuncio online

Per i due pionieri della Rete queste dinamiche sono del tutto scontate, tuttavia tra gli Agenti immobiliari, c’è ancora chi fatica a comprendere l’importanza degli strumenti digitali. Soprattutto occorre far comprendere quanti e quali risultati si possono ottenere seguendo le indicazioni della guida. L’obbiettivo di questo lavoro è essenzialmente quello di “evolvere” l’Agente immobiliare verso nuove formule promozionali.

La guida ideata da Beraldo e Capone, così come spiega nel pezzo Nariello, offre dati e tutte le opzioni per migliorare i risultati della comunicazione. Partendo dall’efficacia dell’annuncio, che, in base alla sua composizione è in grado di offrire un più elevato numero di conversioni. L’annuncio con le immagini realizzate con un fine che è quello di convertire e non solo quello di mostrare fine a sé stesso. Come dice giustamente Capone, le immagini giocano un ruolo fondamentale, sono il motore di quanto vogliamo comunicare, hanno un impatto visivo potente e valgono come sappiamo, più di mille parole!

Il perfetto annuncio del perfetto Agente immobiliare

La tecnologia non va solo compresa, ovvio, in questo caso l’Agente immobiliare deve anche “esserne parte”, quindi il sito sarà importante quanto l’annuncio, perché di fatto, il traffico sarà veicolato proprio sulle pagine dell’agenzia. Una buona presenza sul web, come ricorda Beraldo, è di vitale importanza per la reputazione di ogni Agente immobiliare.

Per dirla tutta, seguendo il pensiero dei due interpreti del Real Estate, occorre essere dinamici, attenti ai dettagli, precisi e offrire servizi di qualità. Solo in questo modo si possono ottenere risultati misurabili e soprattutto vedere il proprio business crescere, la guida è il primo passo verso questa direzione. Scaricala adesso.

Immobiliovunque.it e Accademia Agenti Immobiliari Qualificati: una Partnership con i professionisti al centro

Immobiliovunque.it è il nuovo portale di annunci selezionati provenienti solo da professionisti del settore. Un portale che agli utenti privati non permette di caricare annunci ma solo di ricercare immobili ed eventualmente richiederli.

Accademia Agenti Immobiliari qualificati è invece uno strutturato sistema di qualificazione professionale che permette agli agenti immobiliari di crescere lungo un percorso formativo certificato e online. La partnership annunciata tra Immobili Ovunque e Accademia non poteva dunque che mantenere i professionisti al centro scena.

Nel corso di tutto il prossimo anno Immobili Ovunque sosterrà il progetto di Accademia, comparirà nelle sue comunicazioni istituzionali, parlerà direttamente ai suoi iscritti attraverso specifici interventi informativi. “Le agenzie immobiliari e i singoli operatori sono al centro della nostra visione –  conferma Alessandra Panella AD Immobili Ovunque – e questo non solo per una semplice scelta di campo. Siamo convinti che professionisti preparati e costantemente aggiornati rendano migliore la vita a tutti, anche all’utente finale, a chi cerca casa. Abbiamo voluto fortemente questa intesa perché riteniamo Accademia Agenti Immobiliari qualificati un partner solido, con altissime competenze interne”.  “La nostra ambizione – continua l’AD – è che il valore del percorso di Accademia, che sosteniamo, sia naturalmente associato al nostro brand. Che è neonato, certo, ma con le idee già molto chiare”.

Immobiliovunque.it

Accademia cresce grazie a BBC Solution

Il circuito Accademia Agenti Immobiliari Qualificati entra a far parte della famiglia dei prodotti e servizi di BBC Solution, società che opera nel settore tecnologico per le agenzie immobiliari da oltre 10 anni.

Questo permette ulteriori investimenti e crescita del circuito e delle sue funzionalità, unendo i circuiti di Accademia e di WebinarImmobiliare, soluzione di video-formazione già operativa sul mercato da oltre 5 anni.

Il team rimane lo stesso di Economy & Training che lascia i contenuti e servizi a BBC Solution per una riorganizzazione  e ottimizzazione della compagine, in ottica di miglioramento e investimenti nella piattaforma.

per maggiori dettagli ed informazioni

 

 

 

Formazione online, a che punto siamo?

Formazione online, a che punto siamo?

Se l’Italia non fosse quel paese “strano” che conosciamo forse potremmo fare una differente riflessione, purtroppo sappiamo che non è così. Nel nostro paese ogni cambiamento richiede tempo, in genere molto più di altri paesi, un esempio fu proprio Internet, ci vollero almeno 3/4 anni prima che si cominciasse anche solo a parlare della Rete. Al contrario in altri paesi era già in via di sviluppo sul finire degli anni ’90, mentre l’Italia a male appena se ne parlava.

La formazione online segue in parte la stessa dinamica, mentre già in altri paesi ad esempio il lavoro da casa, la formazione online è diventata parte integrante del sistema già da anni, in Italia si sta diffondendo ora. Tuttavia anche se con una certa lentezza ormai fisiologica, anche nel nostro paese le cose stanno cambiando, la formazione online diventa sempre più diffusa ma soprattutto apprezzata.

Le stime per il futuro

In questi ultimi due anni ci sono state tante nuove iniziative, sistemi di e-learning, corsi interattivi, formazione personalizzata one to one, insomma moltissime novità. Si tratta comunque di un’offerta che sta andando a soddisfare una domanda crescente, questo perché la formazione online è molto “democratica”. Infatti, consente a chiunque di potervi accedere perché ha costi molto accessibili.

Se vogliamo, possiamo anche chiamare questo fenomeno come lo “sharing della crescita”, tuttavia è sicuramente una nota positiva, perché con la formazione online, molte più persone possono crescere professionalmente, migliorarsi e migliorare il proprio business. Stiamo vivendo un momento di grandi mutamenti, il tutto condito con dosi massicce di tecnologia, infatti, l’alfabetizzazione informatica in futuro ma già oggi, sarà indispensabile.

Come cresce il mondo con la formazione online

Si stima che un percorso formativo specifico per ogni ambito e settore, accresce le capacità del singolo individuo almeno del 50%, questo vuol dire che avrà il 50% di possibilità in più di avere successo. Aumentando le proprie capacità si migliora professionalmente e di conseguenza anche le possibilità economiche e lo stile di vita.

Oggi la formazione online vale almeno la metà del valore aziendale, senza la conoscenza e la capacità di prendere decisioni, capire il mercato e anticiparne le mosse, vuol dire essere tagliati fuori!

Francesco Beraldo

La formazione nel palmo della mano

La formazione nel palmo della mano

Sappiamo tutti quale grande contributo ha offerto la Rete Internet in questi ultimi 20 anni alla collettività, più informazioni, cultura e sapere accessibile 24 ore giorno. Ora siamo in una fase più evoluta della tecnologia, la quale diventa sempre più raffinata in termini di capacità di calcolo e interazione ma semplice nell’utilizzo.

Questa fase evolutiva riguarda la crescita personale, quindi la formazione, in altre parole lo sviluppo delle capacità personali riguardo a un’attività specifica, un lavoro o professione.

Ora la formazione si fa attraverso i nuovi strumenti di comune utilizzo, computer, tablet e smarthphone, strumenti con i quali possiamo interagire grazie a software e applicazioni da installare che consentiranno l’accesso a piattaforme dedicate alla crescita personale. Il background formativo si svolge attraverso sistemi programmati in grado di ampliare e stimolare conoscenza e tecniche, con notevoli vantaggi per la formazione.

Un sistema in continua crescita

I sistemi per la crescita personale in questi ultimi tre anni hanno visto un rapido e corposo incremento, i motivi sono tutti di natura pratica ma anche di efficienza:

  • La formazione online non necessità di una location fisica e può essere fruita ovunque da un numero illimitato di persone.
  • Costi ridotti nel complesso per tutta la didattica che può essere replicata più volte senza aggravio dei costi.
  • I docenti possono rendere disponibili documenti online compresi grafici, lezioni audio e video, e grazie ai moderni sistemi possiamo interagire con gli stessi.
  • Non ci sono vincoli di tempo, una lezione può essere “consumata” in qualunque momento e replicata più volte.

Questi i principali motivi per cui la formazione online funziona e riporta un notevole successo in molti settori.

Uno per tutti e tutto in uno

La filosofia è sostanzialmente questa, con un unico strumento quale potrebbe essere il cellulare, il tablet piuttosto che il computer, si può partecipare a corsi di formazione online, imparare nuove lingue, approfondire tecniche di vendita e imparare qualsiasi cosa in modo preciso e professionale.

In una piattaforma dedicata si possono approfondire temi nel dettaglio, imparare ogni aspetto per le pubbliche relazioni, tecniche legate al marketing e vendita, il tutto comodamente da casa, in viaggio e ovunque con costi davvero molto competitivi, … è il futuro bellezza!

Evento Milano 25/10/17: Un Enorme successo!

IL PROGETTO ACCADEMIA HA SPICCATO IL VOLO!

L’evento di Milano ha visto una altissima partecipazione con oltre 400 presenti che hanno dichiarato un enorme interesse negli argomenti, ed in particolar modo sui contenuti formativi del progetto ed il loro obiettivo di dare valore all’agente immobiliare.

Guarda alcuni dei partecipanti che hanno voluto interagire con noi tramite l’experience.

La lista di chi ha scaricato la app e che ha aderito al progetto è già molto importante, e continua a crescere ogni giorno, dando valore al sistema di qualifica professionale.

Vuoi entrare a far parte del circuito anche tu e dare visibilità alla tua professionalità? Scarica subito la app!

AUMENTA IL GRADO DI FIDUCIA DEGLI AGENTI IMMOBILIARI

AUMENTA IL GRADO DI FIDUCIA DEGLI AGENTI IMMOBILIARI

Indagine BV Invest

Migliora di cinque punti (41% vs 36%) il grado di fiducia degli Agenti Immobiliari misurato da BV invest,  la società guidata da Bruno Vettore che opera nel settore della Consulenza Direzionale & Formazione Manageriale.

L’indagine è stata fatta  con un aggiornamento a Giugno 2017.

Rispetto al dato raccolto dopo il secondo semestre dell’anno scorso, l’indice di fiducia degli operatori sale al 41 % e conferma il trend di ripresa del mercato immobiliare, che si manifesta con un aumento delle compravendite, seppur graduale, come segnalato dalle più importanti enti e società di ricerca.

 

I risultati dell’indagine su un campione significativo di operatori , sono risultati i seguenti :

 

  • Per la tua attività di agente immobiliare come sarà l’anno 2017
  1. Migliore del precedente                     41%
  2. Sulla stessa linea del precedente              48%
  3. Peggiore del precedente                                8 %
  4. Non sa, non risponde                                    3%

IL QUADRANTE DELLA PERFORMANCE

IL QUADRANTE DELLA PERFORMANCE

Bruno Vettore

Sul tema della Formazione e dello sviluppo del proprio potenziale personale e professionale, è fondamentale analizzare la nostra attività attraverso quattro fattori, la cui combinazione virtuosa può determinare un reale salto di qualità delle performance.

Questa analisi si può fare utilizzando un semplice esercizio, denominato “ il quadrante delle virtu’”, ovvero inserire in uno schema grafico i quattro elementi determinanti, ed assegnare ad ogni di essi una “autovalutazione” ( espressa in numeri, da 1 a 5), determinando quindi le nostre aree di miglioramento e lavorandoci con molta concentrazione e focalizzazione.

Si tratta quindi di capire come interpretare questi quattro fattori.

La  maniera migliore è porsi delle domande, semplici e quasi banali, ma molto concrete :

 

  • QUANTITA’:
  1. Quanto tempo dedico al mio lavoro?
  2. Potrei dedicare più impegno?
  3. Potrei aumentare i miei ritmi di lavoro?
  4. Dovrei lavorare di più?

 

  • QUALITA’
  1. La mia preparazione è buona?
  2. Le mie competenze sono aggiornate?
  3. La mia immagine è coerente ?
  4. Le mie skills sono adeguate?
  • EFFICACIA
  1. Le mie azioni sono produttive?
  2. Riesco ad ottenere risultati concreti e misurabili?
  3. Ho fissato con chiarezza degli obiettivi?
  4. Riesco a raggiungerli?
  • EFFICIENZA
  1. Ho una buona capacità di gestire il mio tempo?
  2. Lavoro spesso “in emergenza”?
  3. Ho strumenti di lavoro adeguati?
  4. Utilizzo sufficientemente le nuove tecnologie?

 

Rispondere in maniera assertiva a queste domande aiuterà a determinare le tue performance attuali ed in conseguenza  le aree di miglioramento personali e professionali.

CAMBIAMENTO E FUTURO

CAMBIAMENTO E FUTURO

Bruno Vettore

Siamo nel pieno di una trasformazione epocale ed il “cambiamento” è fondamentale per restare competitivi, in ogni attività ed in qualsiasi professione.

Ecco i principi generali per affrontare gli anni a venire. Joi Ito direttore del MIT MEDIA LAB detta in un libro i principi per affrontare gli anni a venire, in cui le tecnologie accelereranno ancora. Il messaggio che vuole passare si può sintetizzare nella frase: “MENO AUTORITA , PIU’ DISOBBEDIENZA “, in pratica ci invita a lasciare modelli comportamentali superati per sostituirli con nuovi principi affrontando così  questa nuova era.

 

Di seguito alcuni esempi:

Fonte: Corriere della Sera