Coronavirus a che punto siamo …

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24 Marzo 2020

Anche questa settimana non possiamo sentirci distaccati dalla situazione terribile in cui sta versando il Paese. Cosa accade a livello sanitario lo sappiamo fin troppo bene, il tema che per ora non viene affrontato dai media è quello economico. Nello specifico per quanto riguarda gli Agenti immobiliari e le prospettive future, questo sì, è un tema che ci tocca dopo quello sanitario!

Al momento il settore immobiliare legato agli affitti, in particolare locazioni turistiche, sta perdendo sostanzialmente la maggior parte del fatturato annuale. Se consideriamo che, anche quando l’emergenza sarà finita, speriamo metà aprile, gran parte della stagione estiva sarà persa, quindi aprile, maggio e giugno evaporati!

Ovviamente mettendo in forse anche l’altra metà, quindi luglio, agosto e settembre, questo perché prima che i consumi riprendano ci vorranno settimane e mesi. Purtroppo, molte persone perderanno il lavoro, altri saranno costretti a chiudere attività e in buona sostanza non ci saranno né le condizioni né i soldi da spendere!

Ora, se non fossimo quel paese “maltrattato” dalla politica italiana che notoriamente non fa mai fino in fondo l’interesse nazionale, potremmo avere una sorte diversa. Per esempio, come fanno altri paesi che hanno deciso di mettere liquidità nelle tasche della gente, soldi e soldi che saranno spesi per non contrarre irreparabilmente l’economia… Mentre qui, in Italia, siamo stati capaci di rimandare i pagamenti fiscali delle aziende di quattro giorni! Da ridire se non ci fosse da piangere.

Ora occorre uno tsunami di liquidità!

Il Governo deve mettere in circolo liquidità a sostegno delle famiglie prima di tutto e dei consumi a seguire. Solo in questo modo potremo contenere quell’altro virus che si chiama default economico e depressione, che farà tante altre vittime se non fermato!

Con una voce sola e unitamente occorre chiedere che ogni impresa, partita Iva e lavoratore non resti senza liquidità, ovviamente senza attingere al MES. Perché questo sarebbe solo un sollievo momentaneo essendo sostanzialmente un prestito vincolante e deprimente per l’economia italiana già fragile.

I soldi ci sono, o meglio possono stamparli senza problemi, la BCE stanzia 750 miliardi, quindi una prima parte eccola. Il punto è vedere se questo QE sarà destinato all’economia reale o come già successo in passato alle banche. Le quali invece di mettere questi denari in circolo li hanno investiti, spesso scommettendo contro i loro stessi paesi, qualcosa di perverso che deve finire!

La BCE dovrebbe stampare moneta e riversarla sulle economie degli Stati membri, questa è una misura necessaria per non far tracollare paesi più deboli come l’Italia o la Spagna. I segnali di un rallentamento economico erano evidenti già nell’ultimo semestre del 2019, con questo blocco si conclamerà la recessione. La quale potrebbe essere molto peggio di quella dei Sub-prime che, non a caso era proprio legata al settore immobiliare del mercato USA.

Fronte e obiettivo comune o sarà la disfatta

Gli agenti immobiliari devono unirsi e chiedere a gran voce interventi urgenti così come per tutte le altre categorie, questa volta non si scherza, questa volta la situazione è tragicamente seria!

A questo punto tutto il settore immobiliare deve mobilitarsi per la sua stessa sopravvivenza, molte agenzie sono ditte individuali, quindi partita Iva e non hanno dipendenti, ma hanno famiglia! Tutto il settore impiega decine di migliaia di addetti che saranno pesantemente danneggiati da questa crisi, in molti casi senza alternativa oltre la chiusura.

Il Governo deve prendere quindi seri provvedimenti in modo tale da offrire un minino di garanzia affinché tutte queste entità immobiliari tengano duro superando la tempesta. Perché se questi Agenti chiuderanno i battenti, il prossimo anno ci sarà un calo delle entrate impressionante, moltiplichiamo questo per ogni categoria e il risultato è il default strutturale che conduce direttamente all’abisso.

Ora è il momento di pensare anche alla salute dell’economia!

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  1. Ovviamente l’articolo è condivisibile, la situazione è preoccupante.
    Aggiungo che il mercato immobiliare potrebbe risentire enormemente della possibile perdita del lavoro da parte di chi, prima della crisi, era intenzionato ad acquistare o di chi pur avendo in vendita la propria casa decida di sospendere la vendita quale conseguenza.
    Per non citare i murui, come si comporteranno le banche con coloro che, pur non avendo perso il posto di lavoro hanno usufruito o saranno, anche in seguito, soggetti a periodi di cassa; e/o che le aziende ove sono impiegati, soffriranno per liquidità, quindi con un rating compromesso.
    Mi chiedo infine quali soluzioni, secondo voi, potrebbero venire adottate per aumentare la liquidità a famiglie ed imprese?

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